Cenni storici a cura di Irene Onofrio

Che cosa sono i Krampus

Il termine “Krampus” deriva dal Bavarese “Krampon” (morto putrefatto) e dal  tedesco “Kramp” (artiglio), in Alto Adige e in Germania sono conosciuti come “Teufel” (diavoli), sono degli  "uomini caproni" diabolici e inquietanti che si aggirano per le strade alla ricerca dei bambini cattivi.
Il viso di queste persone è coperto da maschere diaboliche e spaventose, fatte in legno o in carta pesta, indossano mantelli e pellicce vere di animali,
urlano ed emettono suoni con campanacci o corni, provocando schiamazzi e rumori fastidiosi.

Storia e tradizioni dei Krampus
Vengono tramandate diverse leggende riguardanti questi demoni. La più conosciuta racconta che tanto tempo fa, nei periodi di carestia, i giovani dei paesini di montagna si travestivano usando pellicce e corna di animali per mascherarsi e girovagare terrorizzando gli abitanti dei villaggi vicini, derubandoli delle scorte per l’inverno. Dopo qualche tempo i  ragazzi si accorsero che tra loro vi era un impostore: era il diavolo in persona che, approfittando del suo reale volto diabolico, si era inserito nel gruppo. Era riconoscibile solo grazie agli zoccoli di capra che aveva al posto dei piedi. Venne quindi chiamato il vescovo Nicolò per esorcizzare l’inquietante presenza.
Negli anni successivi alla sconfitta di Satana i giovani, travestiti da demoni, sfilavano lungo le strade dei paesini, questa volta non per depredare gli altri, ma per portare doni ai bambini buoni e sgridare quelli cattivi.

La tradizione di oggi
Oggi i Krampus sfilano accompagnati dalla figura del vescovo che aveva sconfitto il male e questa festa appartiene ai bambini, ma sono coinvolti anche tutti gli adulti che, per una volta all’anno, tornano tali. La magia si ripete ogni anno la sera del cinque dicembre. Con fiaccole accese, i Krampus scendono dai boschi con il calore delle tenebre, si riuniscono e formano un corteo. Fra urla e strilli i Krampus rincorrono chiunque capiti loro davanti, maltrattandolo con spintoni e colpi di verga alle gambe. I soggetti più piccoli, invece, vengono fatti inginocchiare per le preghiere. La festa assume affascinanti caratteristiche nel Tarvisiano, dove un paesaggio quasi sempre innevato e caratteristico della tradizione, fa da cornice a questa notte surreale.
Oggi i Krampus sfilano accompagnati dalla figura del vescovo che aveva sconfitto il male. Oggi San Nicolò possiede un ruolo fondamentale anche se i suoi infernali accompagnatori, con il passare del tempo, hanno assunto il ruolo di protagonisti. Durante la manifestazione si può notare la selvaggia irruenza dei demoni delle foreste nei confronti di tutti coloro che vi si imbattono. La musica di sottofondo dei Krampus  è molto inquietante ed è intitolata “Una notte sul mo
nte Calvo” di Modest Petrovič Musorgskij.
L’atmosfera si fa sempre più elettrica per l'arrivo dei Krampus quindi l'attesa porta ansia e terrore, ma allo stesso tempo curiosità. Dopo che San Nicolò esce dalla chiesa, la festa può cominciare. Egli passa per le case accompagnato dai suoi assistenti che portano in groppa una gerla colma di pane e dolciumi, passando di casa in casa. I Krampus li donano ai bambini che durante l’anno sono stati buoni o a quelli che si scusano per ciò che hanno fatto di sbagliato. I più piccoli promettono che saranno buoni e che non commetteranno più gli stessi errori.

Perché San Nicolò
La figura di San Nicolò nasce da San Nicolò di Myra, un vescovo cristiano del VI secolo. Un giorno venne a sapere che un uomo aveva tre figlie che non poteva mantenere perché non avevano una dote, né cultura, né lavoro, quindi le voleva avviare alla prostituzione. Il vescovo Nicola allora prese del denaro e lo mise in 3 sacchettini che poi lasciò di notte nella casa dell’uomo, salvando così le tre ragazze da un triste destino.
Si racconta che fosse autore di molti miracoli: ad esempio si narra che avrebbe resuscitato tre bambini uccisi e dissanguati da un macellaio che ne voleva vendere la carne. Per questo San Nicolò è considerato il protettore dei bambini e tra la notte del 5 e 6 dicembre porta dolcetti, frutta, frutta secca e piccoli regali ai bambini. Da qui infatti è stata poi elaborata l’attuale immagine di Babbo Natale.
Oltre San Nicolò di Myra è anche chiamato San Nicolò di Bari perché le sue reliquie (corpo) sono custodite nella cattedrale di Bari.

I Figuranti
Non è facile diventare un Krampus: bisogna innanzitutto essere accettati dagli altri Krampus. La regola fondamentale è quella di essere un Krampus per tutta la durata della serata del 5 Dicembre e di seguire un rigido codice di comportamento e segretezza. I Krampus al loro debutto, vengono coinvolti in uno spaventoso e segreto rito di iniziazione di cui non si conoscono i particolari.

Raimondo Domenig, storico della Valcanale, che ha dedicato buona parte della sua vita alla vicende che hanno scritto la storia della zona, spiega la tradizione.

 
 
 

 
 
 

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