La
sera del 5 dicembre, quando il sole tramonta e il buio si
spinge verso i boschi della Valcanale, come per magia, le
creature prendono vita. Pelo, fruste, campane, corna e facce
inquietanti: sono i Krampus, che corrono verso quella
piccola e antica chiesetta.
San Nicolò, il vescovo buono, che puntualmente appare da
quella porta vestito di rosso e con la lunga barba bianca,
tiene il bastone con la mano destra e con la sinistra il
libro delle verità di ogni bambino.
Lui poi, in cambio di un sorriso e di una preghiera, dona
loro un umile sacchetto di caramelle e frutta secca.
I Krampus
invece, imprevedibili e veloci, al suono delle campane
inseguono per le vie del paese i giovani che per tutto
l'anno, hanno atteso questo confronto.
Le vergate, le urla, il buio della notte, il suono delle
campane, il calore del fuoco...
...la magia di una notte che dura da sempre.
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La Magia si
ripete da secoli, al calar delle tenebre di ogni 5 Dicembre
quando il corteo dei Krampus scende dai boschi della
Valcanale ed entra nei
centri abitati con le immancabili fiaccole. La musica di
sottofondo è spettrale, i ragazzi scappano ed urlano, i Krampus li rincorrono ed il suono dei campanacci diventa
assordante. I Krampus fanno la loro apparizione
attorno alle 17:00 e scortano San Nicolò, che distribuisce
dolciumi e piccoli regali ai bambini che durante l’anno si
sono comportati bene, redarguisce, regala carbone e qualche
volta invoca l’aiuto dei Krampus, quando incontra un bambino
troppo vivace.
I ragazzi più coraggiosi sfidano e provocano i Krampus che
rispondono con inseguimenti fulminei: un volta catturati i
fuggitivi, vengono fatti inginocchiare e tormentati anche infliggendo colpi di verga.
I ragazzi fuggono e la scena si ripete all'infinito.
San Nicolò fa visita ai bambini, invitato nelle case: qui
legge dal “Libro dei bambini” pregi e difetti di ogni bimbo
che incredulo si inginocchia davanti al Santo, sempre e
comunque scortato dalla figura minacciosa del Krampus,
pronto ad intervenire.
La notte del 5 Dicembre sembra non finire mai, fuochi,
campane, urla, fanno da cornice e restano a lungo nella
memoria di chi ha provato queste emozioni.
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